Quella di quest’anno con la maglia della Gecom Security Perugia è la sua miglior stagione di serie B1 femminile, la migliore di sette che l’hanno vista protagonista nella categoria, ma di certo non è la terza piazza attuale della classifica a costituire l’obiettivo, anche perché le magliette nere sono state a lungo seconde, ma il martello Natascia Mancuso ne parla senza rammarico: «Abbiamo disputato un buon girone di andata, giocando bene e con la grinta giusta. Nessuno si aspettava di vederci navigare stabilmente in zona play-off, invece il lavoro svolto durante la settimana ha prodotto grandi soddisfazioni, meritando ad ora il terzo posto». Ad una prima parte di stagione che ha marciato a ritmi terribili, ha fatto seguito qualche passaggio a vuoto dopo il giro di boa ma l’atleta calabrese originaria di Lamezia Terme resta positiva. «La squadra è nuova ma ha dimostrato di avere la volontà e la voglia di lavorare giorno per giorno in palestra. Abbiamo iniziato un girone di ritorno con poca cattiveria, forse ci siamo cullate sugli allori ed abbiamo abbassato leggermente la guardia. D’altra parte il nostro gruppo è giovane e purtroppo può capitare anche questo. Ma non é detto che dopo quattro sconfitte non si riesca a reagire tirando fuori il carattere che é mancato, sabato lo dimostreremo». Nonostante i suoi ventidue anni, la giocatrice mancina è una delle più esperte della squadra, vantando anche una stagione in A1, e fornisce un suo giudizio attendibile sul campionato. «Ci troviamo in un girone competitivo, da non sottovalutare. Siamo terze insieme ad Orvieto e a tre punti da Firenze, ogni partita sarà una battaglia. In questo momento dobbiamo far vedere che il carattere non ci manca, che siamo delle guerriere pronte a lottare su ogni pallone. Siamo sicure non deluderemo noi stesse, lo staff e la gente che ci segue. Per quanto riguarda me è un anno positivo. Mi sono trovata bene sia in palestra che al di fuori con tutti e sono contenta della scelta fatta. Spero si riesca a chiudere l’anno in bellezza, poi chi lo sa, magari ricominciarne un altro insieme».
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