
Claudio Bigi
Dopo lo spareggio nazionale perso si analizza con la massima obiettività un’annata senza dubbio lunga per Ermgroup San Giustino, iniziata in settembre e conclusa a giugno inoltrato. Quindici vittorie di fila, poi le tre sconfitte che hanno compromesso il raggiungimento del grande obiettivo promozione. A bocce ferme parla del campionato di serie B maschile il presidente Claudio Bigi: «Stagione bella ma allo stesso tempo anche amara. È chiaro che tutti, una volta arrivati a giocarsi una finale, vorrebbero vincere. Rimane tuttavia salvo il buon lavoro portato avanti in questi mesi. D’altronde, il Casarano ci provava da tre anni e stavolta aveva un organico che onestamente si è dimostrato superiore al nostro. La squadra pugliese era anche più preparata per affrontare impegni del genere. Noi avevamo le nostre aspettative ed eravamo pronti a capitalizzare tutto quello che il budget ci aveva messo a disposizione. Abbiamo cercato di fare meglio possibile e l’importante, in casi del genere, è sempre dare il massimo, sotto questo profilo, non ho nulla da imputare al gruppo. Soltanto nella fase finale del campionato c’è stata una piccola flessione, ma credo che anche una eccellente condizione non avrebbe forse rivestito il suo peso». Prima ancora dei due kappao contro il Casarano, la vera sconfitta sulla quale recriminare è stata quella interna contro Macerata, che ha poi cambiato la griglia degli spareggi assegnando agli altotiberini il cliente probabilmente più ostico del lotto. «Diciamo che contro Macerata c’è stato un calo di tensione sul 2-1 in nostro favore, poiché avevamo già raggiunto la qualificazione allo spareggio. Da persona che ha praticato sport in gioventù, dico che questo può succedere, però poi ha influito sulle due sfide decisive. Visti i tempi abbastanza ristretti, ci siamo subito rimessi in moto per impostare l’annata che verrà, a livello sia di formazione maggiore che di settore giovanile. Il direttore sportivo Goran Maric sta lavorando per allestire il nuovo roster e per creare un San Giustino ancor più competitivo, sperando di ingaggiare quelle pedine mancanti che tale possano renderlo. Fra qualche giorno scioglieremo le prime riserve. Lo dico in maniera molto chiara, la possibilità di un ripescaggio c’era, ma abbiamo rinunciato perché, in base alla nostra filosofia, i titoli debbono essere conquistati sul campo e non a tavolino. Rimaniamo quindi in B con la convinzione di aver acquisito un anno di esperienza molto importante in prospettiva futura. La società attuale ha compiuto passi significativi in questo biennio, ma un anno in più di percorso servirà all’intero ambiente per crescere ulteriormente e per preparare la vittoria sul terreno che conta, ovvero, come ho già sottolineato, il campo di gioco. Ricordiamoci che Roma non è stata costruita in due giorni».
(fonte Pallavolo San Giustino)